TRAVERSATA VAL DI VIZZE - VENTAL - AUSTRIA Cima della Gerla m. 2.999

28 settembre 2008

Traversata Val di Vizze (Vennatal)

Partenza: ore 6,00 con pullman dal parcheggio ex ASM di Via Manzoni



Dall'abitato di Piazza m. 1.433, per strada sterrata, si segue il corso del torrente e quindi il sentiero n. 3. All'inizio si passa vicino alla malga Schneider per proseguire in un bosco di grandi abeti; il tracciato ora si snoda su una mulattiera. Alla fine di questa, si prosegue lungo il fianco sinistro della cresta su di un sentiero un pò a zigzag, mai in forte salita, attraverso falde detritiche fino ad arrivare al rifugio (#)Europa - Venna alla Gerla m. 2.690 (ore 3,30). In un'ora dal rifugio si giunge alla Cima della Gerla m. 2.998 su un sentiero a tratti alpinistico. La discesa verrà fatta nella valle a NO del rifugio per un'altrettanto bellissima mulattiera, fino ad entrare nel bosco e poi passare dalla frazione di Venn. Si giunge infine al lago di Brennero (stazione di Matrei) in Austria dove ci aspetta il pullman per il rientro (ore 2,30).

* Dislivello in salita: m. 1.257
* Ore effettive di cammino: 6,00
* Difficoltà: E fino al rifugio, EE per la cima

Nota #: "Davvero singolare e, forse, unica la storia di questo rifugio. Esso venne costruito sul finire del XIX secolo dalla sezione dell'Alpenverein di Landshut, antica città ducale della bassa Baviera. Dopo aver provveduto alla costruzione del sentiero di accesso, nell'estate del 1887 fu dato il via ai lavori che vennero completati l'anno dopo tra enormi difficoltà. Il rifugio, costruito proprio sullo spartiacque, fu inaugurato nell'agosto del 1899. Tre anni dopo, in considerazione del notevole afflusso di alpinisti, il rifugio venne ampliato. Ma già nel 1905 un violento temporale lo danneggiò vistosamente costringendo la sezione di Landshut a ingenti spese di riparazione. Scoppiata la prima guerra mondiale il rifugio venne abbandonato. Per uno dei tanti capricci della storia, con il trattato di St. Germain il rifugio venne spaccato in due dal passaggio della linea di confine. E cosi due terzi del manufatto si vennero a trovare in territorio italiano e l'altro terzo in territorio austriaco, separando la cucina dalla stube e i posti letto dalla veranda. La parte italiana è stata utilizzata, fino al 1972, dalla Guardia di Finanza. Mentre la parte austriaca è sempre stata tenuta in discrete condizioni, dopo l'abbandono del rifugio da parte della Guardia di Finanza, andò gradualmente deteriorandosi. I dirigenti dell'Alpenverein di Landshut si incontrarono con quelli del CAI di Vipiteno e, nel 1984 furono avviate concrete trattative di collaborazione, alimentata da uno spirito montanaro autentico, intriso di solidi sentimenti europei. E cosi il rifugio è stato ricostruito e solennemente inaugurato nel settembre del 1989 con una festosa cerimonia di dimensione europea."

[Testo tratto dal libro "Montagne senza confini" di Fausto Ruggera - Ed. CAI Bressanone per concessione dell'autore.]