Rifugio F.lli Filzi

Gruppo Finonchio
Localizzazione Cima Finonchio
Quota 1.603 m/s.l.m.
Comune Rovereto

Telefono rifugio 0464 – 435620

Sito: www.rifugiofinonchio.it

Gestori:

Storia e ambiente

Il Monte Finonchio 1.603 m. è sempre stato molto frequentato dai roveretani. La sua sommità ampia e coperta da prati è un interessante punto panoramico.
Già prima della grande guerra i roveretani avevano scoperto le località di Serrada e Folgaria scegliendole come luoghi per i loro soggiorni; il Finonchio diventò subito la meta preferita per le passeggiate e questa tendenza proseguì anche nel primo dopoguerra, allorchè l’escursionismo si sviluppò indistintamente tra tutte le classi sociali.
E quando cominciarono a prendere piede le discipline invernali quei prati dolci e ampi attirarono subito l’interesse dei pionieri del nuovo sport.
Di un rifugio sulla cima del Finonchio si incominciò a parlare nel 1912. Eugenio Braga, creò un comitato; furono gettate le fondamenta, ma lo scoppio della guerra fermò i lavori. Il progetto fu ripreso dalla Sezione SAT di Rovereto nel dopoguerra che ne affidò la stesura all’arch. Pietro Marzani. Si costituì un comitato che deliberò di dedicare il nuovo rifugio ai fratelli Fabio e Fausto Filzi, caduti nel corso del primo conflitto mondiale. Il rifugio venne inaugurato nel 1930.
La seconda guerra mondiale non risparmiò la struttura del rifugio, presa di mira da soldati e vandali che lasciarono solo un cumulo di pietre. Nessuno ebbe dubbi sulla sua ricostruzione ma si dovette attendere però una decina di anni fino al 1956.
Il “nuovo” rifugio Filzi venne inaugurato nel 1957 su progetto dell’arch Pietro Marzani; presentava caratteristiche costruttive ed estetiche singolari rispetto a quelle solitamente impiegate nei rifugi: di forma rettangolare si distingue per la linea del tetto, a volta semicilindrica.
Nel 2010 il Consiglio Direttivo della SAT di Rovereto ha dato il via alla ristrutturazione del rifugio non ritenendolo più rispondente alle esigenze di funzionalità, sicurezza e comfort che, pur trattandosi di rifugio alpino, risultavano assolutamente necessarie per corrispondere agli standard odierni. Difficoltoso è stato l’iter burocratico per l’inizio dei lavori. La progettazione è stata affidata allo Studio Tecnico Geom. Antonio Scanagatta e Ing. Nicola Scanagatta che ha curato l’assistenza tecnica anche durante la realizzazione dell’opera. All’impresa Giacomo Zandonai sono stati appaltati tutti i lavori di muratura che, con competenza e puntualità, ha portato a compimento, come previsto, a fine giugno 2014. Prezioso è stato l’apporto dei soci volontari che hanno dedicato con generosità molte ore di lavoro, contribuendo così ad un risparmio sulla spesa complessiva. Finalmente il rifugio, dotato di 13 letti, è pronto per accogliere soci e visitatori che saranno confortati dalla gestione di Monica e Alberto Giovannini, i quali, con entusiasmo, hanno in mano il rifugio dal 13 luglio 2014.

Guida e carte consigliate:
Guida escursionistica: Itinerari sul Pasubio e nelle valli del Leno, Calliano (TN), Manfrini, 1997
Cartografia: Carta KOMPASS in scala 1:25.000 n. 631 “Altipiani di Folgaria, Lavarone e Luserna”

Accessi:
dal Moietto m. 924 (a 12 km. da Rovereto), col sentiero 103, che passa da malga Finonchio, m. 1.344 (ore 2)
da Guardia m. 868 (strada da Mezzomonte di Folgaria) col sentiero 104, parzialmente su strada (ore 2)