Venerdì 14 giugno 2019, terza e ultima serata di Antropologia Alpina, presso la sede SAT di Rovereto, ore 20.30, in Corso Rosmini 53.
Dopo E. Amistadi (Montanari si diventa) e A. Membretti (Per scelta, per forza), Christian Arnoldi, con TRISTI MONTAGNE, destruttura l’immagine mitica della montagna felice, affronta i malesseri esistenziali dell’arco alpino e i doppi valori: della montagna e della pianura. Una lucida e precisa analisi del vivere tra i monti.
La montagna non deve essere considerata solo pittoresca ma si deve essere fornita di servizi. Se si vuole una montagna abitata questo implica dei costi ma chiudere le scuole o accorpare i Comuni non sono probabilmente la soluzione migliore. I servizi dovrebbero essere anche culturali, con cinema, teatri aperti e non chiusi.
“Arnoldi queste cose le sa molto bene e da montanaro del XXI secolo con questo suo scritto, e con il notevole costrutto intellettuale e documentario che lo sottende, rivendica alla sua montagna, al di là di tante inutili retoriche e di tante fandonie, il diritto di essere normale”
Giovanni Kezich
Interverranno Duccio Canestrini antropologo e Luana Di Gregorio psichiatra.